Larry Winget – Sta’zitto, smettila di lamentarti e datti una mossa

Larry Winget – Sta’zitto, smettila di lamentarti e datti una mossa, Edizioni My Life

http://alessandria.bookrepublic.it/api/books/9788863868012/cover

Una lettura motivazionale pragmatica che propone in maniera semplice e diretta – ma alle volte un po’ ingenua e semplicistica – alcuni temi classici della crescita personale.

Voto: 7

Uno dei concetti chiave del libro è che “spesso sappiamo quello che sarebbe giusto fare ma non lo facciamo, per pigrizia o perché non ce ne frega niente”. E’ un assunto criticabile, nel senso che sì l’osservazione è corretta ma non l’indicazione delle cause – non è per pigrizia o perché non gli importa niente che il fumatore continua a fumare ma per una coazione irrefrenabile. Ma funziona come stimolo, nel senso che dà al lettore una bella sferzata e lo mette di fronte alle sue responsabilità. In ogni caso, un concetto simile è quello di akrasia o procrastinazione (per approfondire leggere QUI). A ciò – secondo l’autore – è strettamente connesso il concetto di stress: “Lo stress è sapere cosa è giusto e fare quello che è sbagliato”. Quindi se vogliamo diminuire il livello di stress e di ansia dobbiamo ascoltare di più la nostra voce interiore e “darci una mossa”. Questo è il tratto volontaristico che percorre tutto il testo di Winget, dal titolo all’ultima pagina.

Un altro concetto proposto è l’importanza di credere nella salute – “puoi essere sano non è detto che ti devi ammalare e spesso credere nella propria salute è sufficiente a rimanere in salute” questo vale per le malattie fisiche figuriamoci per quelle psicologiche…Come dire: l’atteggiamento con cui si affronta la vita è spesso determinante, ed è tra l’altro l’unica cosa veramente in nostro potere.

Un ulteriore concetto molto interessante è lo spirito di servizio, il lavoro che fai sarà tanto piú remunerato quanto piú di valore sarà il servizio che tu fai agli altri (clienti innanzitutto ma anche colleghi, capo etc.)

Spesso il servizio agli altri si traveste da lavoro, ma lo spirito resta fondamentalmente quello. “Fai una lista di tutti i modi in cui puoi aggiungere valore alle vite degli altri: ai tuoi clienti, al tuo capo, alla tua famiglia, ai tuoi amici, perfino agli estranei.” Questo sia al lettore di ispirazione.

D’altra parte, è anche vero che un sano egoismo è la condizione per l’altruismo, servire gli altri vuol dire anche fare ció che si ama e che ci rende felici. Viene con ciò sottolineata l’importanza dell’amore: ama quello che stai facendo, e lo farai in maniera eccellente. “Fondamentale è godersi la vita, e fare le cose che veramente ti piacciono. Se quello che sei e che fai non ti piace, cambia”

L’autore parla poi del principio della responsabilità totale riguardo alla propria vita: “tutto quello che è successo nella tua vita lo hai creato tu: sia il bene che il male, e precisamente i tuoi pensieri, le tue parole e le tue azioni. Sono questi che non vanno bene, questi che devi cambiare, e le cose cambieranno di conseguenza”. In altre parole, pensieri parole e azioni attraggono e creano la realtà che prefigurano. Anche qui, si tratta di un grande tema, quello della Legge dell’Attrazione, da Winget riletto e riproposto. Ancora: “La preoccupazione attrae a te esattamente ció che non vuoi accada. Smetti di focalizzarti su ció che non vuoi che accada in altre parole smetti di preoccuparti. Invece rimani focalizzato su ció che vuoi che accada. L’attenzione che darai a quella cosa la attrarrà a te. Cambia il tuo focus e cambierai i tuoi risultati”.

Per questo – secondo Winget – è fondamentale esercitarsi a immaginare la visione piú alta di se stessi, a cui conformare come una bussola tutti i pensieri. L’importanza dell’immaginazione è qui soltanto accennata, ma vorrei rimandare ai contributi di Raffaele Morelli, di Marco Ferrini e di W.Dyer per un approfondimento sostanziale di questo importantissimo aspetto.

D’altro canto la Legge dell’Attrazione non consiste nel desiderare / immaginare una Ferrari per poi farla materializzare a furia di pensarci, ma si tratta invece di qualcosa di più sottile. E di questo Winget è consapevole quando ammette che “spesso la convinzione di abbondanza si traduce in amare ed apprezzare ció che si ha”.

Ma se invece si cade in errore, si sbaglia, magari senza una chiara consapevolezza? “Quando combini un casino”– e a me capita abbastanza di frequente, detto per inciso – “non flagellarti, non lamentarti, semplicemente ammettilo, sistema le cose e vai avanti. Assumersi la responsabilità non significa lamentarsi di sé ma rendersi conto che hai fatto certe scelte che ti hanno portato ad essere dove sei ora, e che vanno modificate per cambiare la situazione da esse generata”. Per questo motivo, “un vero amico non tollerera’ le tue lamentele, tu stesso hai creato i tuoi casini e sempre tu potrai creare qualcosa di migliore se solo chiudi la bocca e inizi a farlo”.

Fondamentale resta peraltro “l’impegno a diventare piú intelligenti, leggendo un po’ di tutto e ascoltando conferenze seminari e parlando con persone intelligenti”

Winget spende anche alcune righe su Dio: “Dio è amore e ama tutti indistintamente. Dio desidera che tu sia felice, di successo, sano e prospero in ogni modo. Non è una cosa pia privarsi e soffrire. Il contrario. Siamo dotati di incredibili talenti e abilità, ciascuno di noi. Non usarli è come dare uno schiaffo in faccia a dio.” E ancora : “So che c’è un dio e che dio vuole il meglio per me: salute prosperità successo e felicità. Ho Fede in ció e posso contarci”.

In conclusione, questo di Winget è un libro fortemente motivazionale, ingenuo ma non troppo, che ha a mio parere il difetto di essere di impianto volontaristico (“datti una mossa”), e quindi non sempre funziona. Una sferzata di energia che comunque in certi momenti può essere utile.

http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__sta-zitto-smettila-di-lamentarti-e-datti-una-mossa.php

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